Fibromialgia: cos’è e come curarla
La sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento che colpisce approssimativamente 1.5 – 2 milioni di Italiani, soprattutto di sesso femminile, di età compresa tra i 20 e i 50 anni.
La fibromialgia interessa principalmente i muscoli e le loro inserzioni sulle ossa. Sebbene possa assomigliare ad una patologia articolare, non si tratta di artrite e non causa deformità delle strutture articolari, è in effetti una forma di reumatismo extra-articolare o dei tessuti molli.
E’ più accurato parlare di sindrome fibromialgica in quanto oltre alle artralgie e mialgie si possono associare disturbi del sonno , disturbi dell’alvo, dismenorrea, disturbi di concentrazione, cefalea o emicrania frequenti. Solitamente non ci sono alterazioni di laboratorio né radiologiche, difatti la diagnosi è principalmente basata sulla ricerca di sintomi e segni appropriati che il paziente riferisce.
Negli ultimi 10 anni, tuttavia, la fibromialgia è stata meglio definita attraverso studi che hanno stabilito dei criteri per la diagnosi. Questi studi hanno dimostrato che certi sintomi, come il dolore muscoloscheletrico diffuso e la presenza di specifiche aree algogene alla digitopressione (dette tender points) sono presenti nei pazienti affetti da sindrome fibromialgica e non comunemente nelle persone sane o in pazienti affetti da altre patologie reumatiche dolorose.
Qual è la causa?
La causa di questa sindrome al momento rimane ignota. Molti differenti fattori possono scatenarla: una malattia, un lutto familiare, un trauma fisico o psichico possono portare a dolore generalizzato, affaticamento e alterazioni del sonno tipici della fibromialgia. È però improbabile che la sindrome fibromialgica sia provocata da una singola causa; infatti molti pazienti non sono in grado di identificare alcun singolo evento che abbia determinato l’insorgenza dei sintomi. Molti studi hanno valutato alterazioni di mediatori chimici quali i neurotrasmettitori a livello centrale o di sostanze ormonali; altri autori hanno osservato significative alterazioni nella qualità del sonno e/o una particolare vulnerabilità dei muscoli a microtraumi ripetuti. In effetti, la sindrome fibromialgica sembra dipendere da una ridotta soglia di sopportazione del dolore dovuta ad una alterazione delle modalità di percezione a livello del sistema nervoso centrale, degli input somatoestesici (alterazione della soglia nocicettiva).
Quali sono i fattori esterni che possono peggiorare i sintomi?
• stress (eventi stressanti – traumi – lutti)
• affaticamento (per lavoro)
• carenza di sonno
• rumore
• freddo
• umidità
• cambiamenti meteorologici
• periodo pre-mestruale
Come curarla?
Le opzioni terapeutiche per la fibromialgia comprendono:
• farmaci che diminuiscono il dolore e migliorano la qualità del sonno
• programmi di esercizi di stiramento (stretching) muscolare
• tecniche di rilassamento ed altre metodiche per ridurre la tensione muscolare
• programmi educativi e/o supporto psicologico per aiutare il paziente
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